Gli hobby vanno inseriti all’interno di un CV? Come ogni informazione devono essere aggiunti solo se pertinenti e, quando lo sono, è bene valorizzarli.
In molti articoli e forum in cui si danno consigli su come compilare un CV spesso viene scoraggiato l’inserimento degli hobby perché possono togliere spazio prezioso alle esperienze pregresse e alle informazioni personali. Inoltre è bene sottolineare che un CV deve essere lungo al massimo due pagine, meglio ancora se gestito tutto in un’unica pagina, quindi bisogna essere bravi nel selezionare le informazioni da inserire. Ma una passione o un hobby possono fare la differenza al momento della selezione, soprattutto per figure field come promoter, merchandiser o hostess.
Quando gli hobby possono fare la differenza?
Come si passa il tempo libero è indicatore della propria personalità. Per esempio se si gioca a uno sport di squadra come pallavolo o calcio ciò esprime la propria capacità di saper collaborare in un gruppo di lavoro, di saper fare gioco di squadra appunto. Essere capitano o allenatore invece è sintomo di una propensione alla leadership, ideale per alcuni ruoli a capo di team o di progetti.
Per posizioni come promoter, merchandiser o hostess il tempo libero può fare la differenza soprattutto nel campo delle competenze acquisite.
Per esempio, se si è appassionati di giardinaggio o si è volontari in qualche associazione per la cura dell’animale queste informazioni meritano di essere aggiunte nel curriculum per posizioni aperte in cui si parla di “un noto Brand nel gardening “ o di “un brand leader nel petcare”.
Inoltre, quella del volontariato è una informazione che indica una inclinazione al donare, che non significa che vi andrebbe bene lavorare gratis, ma che siete propensi ad adattarvi in base alla situazione in cui vi troverete, dimostrando proattività e problem solving.
Appassionati di yoga? Probabilmente siete persone in grado di mantenere la calma, la concentrazione nonché una fermezza d’animo, requisiti ideali per le figure field: sappiamo tutti quanto stare a contatto con le persone in un punto vendita o in una fiera possa essere stressante!
Se siete degli smanettoni in produzione video o console perché non aggiungerlo quando trovate posizioni aperte per “brand leader nel settore audio – video o nel gaming”? E se amate il mondo del beauty, sapete tutto in fatto di cosmesi e conoscete i principali influencer del campo, non siate timidi o timide, ma fatelo emergere se la posizione è espressamente legata a questo settore.
Queste informazioni se usate con cognizione di causa quindi sono utili tanto quanto le vostre esperienze passate. Ma ricordate: ogni cosa che scrivete nel CV può essere un bersaglio in fase di colloquio. Pertanto siate sinceri e onesti in modo da poter rispondere a ogni domanda del selezionatore con facilità.
Come capire quando inserire un hobby?
Per capire se i propri interessi sono adatti alla candidatura in questione è necessario leggere con attenzione il testo dell’annuncio. In particolare è bene ragionare su:
- il settore per cui la marca o l’azienda lavora: le vostre passioni hanno a che fare con questa realtà?
- le qualità e le doti richieste: si tratta di posizioni in contatto con le persone ? E’ richiesta manualità? Oppure è necessario saper fare squadra e avere molta proattività?
- le competenze richieste: per esempio se per la posizione di addetto vendita/ promoter compare fra le competenze richieste la conoscenza di sistemi operativi, app e altri elementi di tecnologia legati a smartphone e computer e voi siete dei grandi appassionati sull’argomento, inserite questa vostra particolarità, non serve per forza una laurea in informatica.
Ultimo consiglio: quando gli interessi e gli hobby sono così rilevanti, citateli nella lettera di presentazione, ricordate quanto è fondamentale?