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Merchandiser: chi è e quali requisiti deve avere

Merchandiser: chi è e quali requisiti deve avere 940 500 Blog | Promoternet

Se quando entrate in un negozio vedete i prodotti esposti correttamente, ben ordinati, all’interno magari di un layout accattivante o accompagnati da materiale cartaceo informativo (materiale PoP),  allora in quel punto vendita è probabilmente passato un merchandiser.

Come nel caso dei promoter, anche il merchandiser ha una mansione precisa volta a creare un’esperienza in store che sia gratificante per il consumatore e impattante sulle vendite per Brand e retailer.

Chi è il merchandiser e cosa fa?   

Si sente molto parlare di questa figura, molto richiesta all’interno di negozi, GDS, GDO e boutique. Il merchandiser è colui/colei che unisce tecniche commerciali e di marketing a un pizzico di gusto estetico. Che si tratti del settore tecnologia, alimentare, fashion o beauty-cosmetics, svolge diverse azioni con lo scopo di valorizzare i prodotti attraverso la gestione di reparti, lineari espositivi e degli stock.

Quando si parla di livelli professionali elevati, il merchandiser o visual merchandiser fa risplendere il prodotto e tutto l’ambiente del negozio con la sua creatività e intuizione, reinventando l’interazione consumatore e prodotto attraverso giochi di luci e materiali fino a servirsi di profumi particolari per generare esperienze olfattive. Il tutto perché l’atmosfera nel punto vendita sia memorabile per chi vi entra.

Il merchandiser quindi si interfaccia da un lato con il Brand/agenzia di field marketing, per conoscere cosa deve essere fatto e come, e dall’altro con il punto vendita, che ha delle linee espositive ben precise. A prescindere dal grado di professionalità, possiamo suddividere in 3 momenti l’attività di questa figura.

Posizionamento

La prima e vera azione di un merchandiser è disporre i prodotti a scaffale secondo le linee guida date dall’agenzia di field marketing o dal Brand stesso. Disporre però non vuol dire semplicemente caricare il prodotto. Spesso, in un punto vendita, possono essere in lancio nuove linee o possono esservi promozioni particolari. In questi casi è necessario armarsi di manualità e montare lineari durevoli o semi durevoli, posizionare cartellini dei prezzi, adesivi di sconto o materiali PoP.

Monitoraggio

Il merchandiser ha il compito fare visita periodicamente in store per controllare che tutto sia disposto come progetto. Durante il monitoraggio, questa figura ha anche lo scopo di controllare sia la presenza dei prodotti a scaffale che la giacenza in magazzino e nel caso di irregolarità prendere provvedimenti.

Reportistica

La comunicazione con agenzia o Brand è fondamentale: il merchandiser non è solo il braccio del marchio sul punto vendita utile a sistemare il prodotto, ma anche i suoi occhi. Questa figura deve stilare un report dopo ogni visita su giacenze, venduto, presenza di materiali informativi per singolo punto vendita assegnato, report completato da una gallery fotografica sull’attività.

Che requisiti deve avere il merchandiser?

Ogni merchandiser, che sia fisso o per un progetto, ha un’area geografica specifica da monitorare con un elenco di negozi da visitare e di cui stilare un report. Pertanto, quello del merchandiser è un lavoro che richiede puntualità, precisione, autonomia, propensione al viaggio e dimestichezza con pc e tablet.

Non solo, dato il ruolo di tramite tra marchio e negozio, tra i requisiti fondamentali vi sono sicuramente anche buoni doti comunicative e un’attitudine commerciale. Importante in questo caso è una conoscenza del mondo retail grazie a esperienze pregresse come addetto vendita o promoter.