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Report online: gioie e dolori di ogni promoter

Report online: gioie e dolori di ogni promoter 940 502 Blog | Promoternet

Il lavoro del promoter non è per nulla scontato. Tra le mansioni che deve svolgere, una fondamentale è la compilazione del report online. Anzi è la seconda più importante, dopo la capacità di interazione e di vendita.

La compilazione del report online può spaventare chi fa il promoter, ma a dir la verità è uno strumento a beneficio del promoter stesso, oltre che dell’agenzia e del Brand.

Servono competenze particolari?

In Requisiti del promoter: una professione tutt’altro che scontata abbiamo parlato di una parte delle skill che il promoter deve avere. A queste si aggiungono delle competenze di base utili alla compilazione del report online.

Dato che il report viene inviato online è chiaro che l’uso del pc sia una competenza data per scontata, soprattutto nel 2018. Attenzione: non si chiede una laurea in ingegneria, ma la capacità di aprire un browser, inserire dei dati e delle informazioni, caricare delle foto e una basilare conoscenza di Excel qualora fosse necessario.

In ogni caso niente paura: prima dell’inizio dell’attività, gli account di riferimento fanno sempre un briefing che verte non solo sul prodotto ma anche sulla modalità di compilazione del report online, le tempistiche e le informazioni richieste. I promoter possono dormire sonni tranquilli!

Quando e come si compila un report online?

Passiamo alla compilazione stessa. Di norma le informazioni richieste in un report online sono:

sell out, cioè la quantità di prodotto che si riesce a vendere; da precisare è il fatto che il promoter non vende direttamente, non preposto a fare cassa infatti. Quando si parla di sell out, si indica il numero di prodotti che i consumatori hanno deciso di comprare dopo aver parlato e interagito con il promoter. Nulla impedisce poi al consumatore di non comprare più;

giacenza, la quantità di prodotto rimasta sul punto vendita e/o la quantità dedicata alla promozione;

foto dell’area promozionale, dei prodotti e di sé stessi sul luogo di lavoro. Anche se non sembra, le foto sono necessarie perché l’agenzia abbia la prova che tutto ciò che è stato progettato per l’attività sia stato implementato correttamente, verifica che viene poi condivisa al Brand.

Non finisce qui. A volte si richiede al promoter di dare uno sguardo anche ai prodotti di altre marche circostanti. Questo aiuta agenzia e Brand ad avere un quadro sulla concorrenza in store.

Il promoter infatti è mano e occhi del Brand sul punto vendita: è quella figura che vive in prima persona il consumatore tipico di quel retail, di quella località e di quel periodo dell’anno. Per questo alcuni report online accurati possono richiedere perfino età media del consumatore, il sesso, affluenza media del punto vendita e le domande dei consumatori a cui non si è riusciti a rispondere.

Queste informazioni fanno capire quanto la figura del promoter sia cruciale per i Brand.

Perché il report online è una gioia per il promoter?

Innanzitutto, il report online non è un’attività aggiuntiva. La sua compilazione è parte integrante del lavoro quotidiano del promoter.

La compilazione però dà un’idea anche al promoter stesso della qualità del lavoro svolto. Permette infatti di ragionare sulle proprie capacità persuasive, sulle difficoltà avute e sulle cause.

“Perché ho venduto poco oggi, c’era troppa gente che andava di fretta?

Quel signore mi ha tenuto troppo tempo su un cavillo da cui sarei dovuto uscirne?

Ho convinto quella signora perché ho compreso il suo bisogno d’acquisto?

Forse questo aspetto del prodotto non mi è chiaro, per questo non ho convinto la consumatrice. meglio chiedere chiarimenti all’account?”

Dedicate un tempo preciso alla compilazione del report online a fine giornata e vivetelo non come una noiosa mansione lavorativa da svolgere, ma piuttosto come momento di riflessione sul vostro lavoro per migliorarvi e crescere professionalmente ogni giorno di più.